Quando
si parla di una città come Barcellona è impossibile non associare ad essa La Rambla e tutto ciò che le fa da contorno: un intricato turbinio di luci e colori, espressione diretta di una città che accomuna razze, culture e civiltà. La Rambla è il viale storico per eccellenza di Barcellona, che, con un’estensione di circa 2 chilometri, conduce direttamente al mare fino alla statua di Colombo, nella zona del porto.
Fu realizzata nel XIII secolo, quando si edificò un’ampia strada sul letto di un antico torrente che aveva la sua fine naturale nel mare. Il suo percorso, “ramla”, così chiamato anticamente dagli arabi, ovvero “letto di fiume prosciugato”, è il nome da cui si pensa abbia origine l’attuale denominazione di Rambla.
Il fiume venne dunque riempito e gli edifici circostanti demoliti, ma sono ancora ricordati con i nomi delle 5 Ramblas che formano il viale attuale: Rambla de Canaletes, Rambla dels Estudus, Rambla de Les Flors, Rambla dels Caputxins e Rambla de Santa Monica.
La Rambla ha il suo inizio in Plaza de Catalunya e si snoda fino alla zona del “Port Vell”, il Porto Vecchio, ed è caratterizzata lungo tutta la sua estensione dalla presenza di importanti edifici quali il Teatro Linceu, il mercato alimentare Boqueria, L’Academia de Sciencias, la chiesa gotico-barocca di Betlem ed il Palacio de Moya. Ad essi fanno da corollario imponenti palazzi in stile “florecio” di fine ottocento ed una serie interminabile di piccoli ristoranti dove è possibile apprezzare la ricca cucina catalana.
Qui la regola è l’eccentricità, che significa bighellonare ed andare a zonzo qua e là, fermandosi o al tavolino di un caffè per gustarsi un aperitivo accompagnato da stuzzicanti “tapas” o imbattersi nelle evoluzioni degli artisti di strada che intrattengono il pubblico con i loro spettacolini. Non mancano certo i venditori di fiori e di piccola bigiotteria e le sensuali e solari danzatrici di flamenco che improvvisano danze e coreografie nella più classica tradizione catalana.
Al tramonto la Rambla si anima ancor di più: è la “movida”, frenesia, caos, colore e divertimento, diventando il palcoscenico ideale dove non cala mai il sipario.
La notte è un ininterrotto susseguirsi di incontri e musica, decine di locali si aprono nella fitta ragnatela di vicoli e stradine adiacenti al grande viale per una festa che inizia al calare del sole e prosegue senza sosta fino all’alba. Verso il porto il clima si fa sempre più “caliente”: è questa la zona preferita dai giovani, luogo di discoteche alla moda e di tantissime altre soluzioni per una serata all’insegna del divertimento.
MASSIMO MANZONI